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Doctor and the Medics, la recensione del concerto


31/10/2017 Doctor and the Medics @WoPa Temporary Parma
Dopo i Sigue Sigue Sputnik dei quali vi parlammo poco tempo fa, un altro gruppo storico degli anni 80, diventato famoso per la cover di Spirit In The Sky, un successo evergreen per le radio e i dancefloor, i Doctor and the Medics. Prima di continuare, a scanso di equivoci, voglio specificare che qui non trovate recensioni/critiche ma cronache imperfette, scritte per il piacere di scriverle. Qualche volta mi riescono meglio di altre ma per fortuna qui sono libero da vincoli di tipo giornalistico. Continuiamo. Cosa aspettarsi quindi visto che per ignoranza pensavo avessero nel repertorio un solo album e una formazione differente? La sorpresa è stata tanta perché già dal soundcheck uscivano vibrazioni di robusto hard-rock che facevano ben sperare. Lo spettacolo è stato per il sottoscritto qualcosa di indimenticabile, coinvolgente come poche volte mi è capitato durante un live, nonostante non fosse il mio genere prediletto.

22886243_1689122124494675_610975744616867720_nHo apprezzato l’ora e mezza di classici rock e pop, proposti con giudizio e rielaborati in modo da renderli vivi. You Spin Me Round, Tainted Love, Love Shack, Proud Mary, Ace Of Spades (!), Kids in America, She Sells Sanctuary (!!!) e l’immancabile Spirit In The Sky. Un pezzo nuovo, Terrified che non sfigurava in mezzo alla parata di classici. Altre perle dal loro repertorio quali No One Loves You. Bravi tutti componenti della band, anche se “il Dottore” accusava problemi, dichiarati, di tonsillite, ha retto per buona parte dello show senza che il risultato ne risentisse. E quella forza della natura della corista (ma anche solista in alcuni pezzi) Melissa, e il Brachetti/Fatur della situazione Paul seminatore di panico, a completare uno spettacolo anche per gli occhi. Glam-rock nel terzo millennio, vivo e vegeto.

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Recensione a cura di FULVIO GALVANI 

Foto curate da ELISA MAGNONI

 

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