I CCCP Fedeli alla linea, originari di Reggio Emilia, sono stati un gruppo musicale punk rock italiano, ampiamente considerato uno dei più importanti e influenti nell’Italia degli anni ottanta.
I loro testi e la loro musica hanno influenzato ed ispirato diversi gruppi musicali italiani nei decenni successivi, tra cui i Massimo Volume, i Punkreas, Le luci della centrale elettrica, i Marlene Kuntz, gli Offlaga Disco Pax, i Ministri, i Linea 77 ed altri artisti alternative rock.
I loro brani sono inoltre stati eseguiti da artisti quali Modena City Ramblers, Subsonica, Jolaurlo, La Crus, Tre allegri ragazzi morti e Gianna Nannini.
Autodefinitosi un gruppo di “musica melodica emiliana” e di “punk filo-sovietico”, nacquero nel 1982 a Berlino, dall’incontro tra il chitarrista Massimo Zamboni ed il futuro cantante/leader della band Giovanni Lindo Ferretti e si sciolsero in Italia nel 1990, in contemporanea alla crisi della stessa Unione Sovietica, dopo aver incluso nel gruppo alcuni componenti dei Litfiba.
Il loro nome, CCCP, pronunciato ci-ci-ci-pì, come si legge apparentemente in italiano, è l’equivalente della sigla russa SSSR, in alfabeto cirillico Союз Советских Социалистических Республик, (traslitterato Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), che designa l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
Nel 1992, dalle ceneri dei CCCP, nasceranno i CSI.
Le origini (1981-1983)
La storia del gruppo ha inizio a Berlino nel 1981, dove Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni si incontrano per la prima volta. Il primo aveva fatto parte di Lotta Continua ed era stato operatore psichiatrico.
Ferretti e Zamboni, insieme a Zeo Giudici, rispettivamente voce, chitarra e batteria, formano un gruppo chiamato MitropaNK. L’estate successiva la formazione viene completata con l’ingresso di Umberto Negri al basso. Partono immediatamente per Berlino e al ritorno, dopo un concerto a Carpi con il nome provvisorio di Ex MitropaNK assumono il nome di CCCP Fedeli alla Linea. Entro pochi mesi però il batterista lascia e viene sostituito con una batteria elettronica.
Dall’uscita di Zeo Giudici all’arrivo di Ringo De Palma nel 1989, solo una volta i CCCP – Fedeli alla linea suoneranno con un batterista: precisamente al concerto del 1º maggio 1983, a Castelnovo ne’ Monti, la batteria fu suonata da Mirka “il Capo” Morselli, che era allora la presidente del Tuwat.
Il terzetto inizia a suonare nei locali e nelle feste emiliane; tra novembre e dicembre 1983 torna in Germania, soprattutto a Berlino in locali come il Kob e lo Spectrum. Durante l’attività a Berlino subisce l’influenza dalla scena industrial locale, in primis degli Einstürzende Neubauten di Blixa Bargeld, e conoscono la zona orientale e la comunità islamica della città.
Nella primavera-estate 1984 si allarga con l’entrata della “benemerita soubrette” Annarella Giudici e del performer Danilo Fatur. Arriva anche Silvia Bonvicini, voce corista e soubrette, che rimarrà nel gruppo fino all’uscita dell’album Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età.
I primi EP (1984-1985)
Nel 1984 esce Ortodossia, il primo EP[6], prodotto dalla storica etichetta indipendente bolognese di Jumpy Velena dei RAF Punk, la Attack Punk Records. Lo stesso anno esce anche Ortodossia II, EP che ripropone le tre tracce della prima incisione, ovvero Live in Pankow, Spara Jurij e Punk islam con l’aggiunta della quarta traccia Mi ami?.
Sempre nel 1984 è la volta dell’album Compagni, cittadini, fratelli, partigiani, che raccoglie le tracce dei due EP oltre a quattro nuove tracce.
Si tratta di tre piccoli album prodotti con scarse disponibilità di denaro e strumenti, in una sala d’incisione improvvisata nelle vicinanze di una linea del tram cittadino, il cui rumore al passaggio porterà al gruppo notevoli fastidi. È in queste difficili condizioni che i CCCP incidono il loro primo disco.
Affinità-divergenze e il passaggio alla Virgin (1985-1988)
È il 1985 quando esce il primo LP del gruppo, dal titolo chilometrico: Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età. Un disco considerato da alcuni critici tra i massimi capolavori del rock italiano, nonché una pietra miliare del punk a livello europeo. Contiene due versioni remiscelate di Mi ami? ed Emilia paranoica, e canzoni simbolo della storia del gruppo quali Trafitto, Io sto bene e Morire, i cui testi sono diventati dei veri e propri slogan del movimento punk, questo per dimostrare quanto la band cominciasse a diventare influente in Italia ed in tutta Europa. L’album vende benissimo e poco dopo avviene il passaggio della band ad una major: Ferretti e soci infatti firmano un contratto con la Virgin Dischi abbandonando quindi la Attack Punk Records e con le accuse, da parte dei fans, di una eccessiva commercializzazione che va contro le ideologie del punk e che portò a definirli “CCCP Fedeli alla Lira”.
Intanto alla fine dell’estate il bassista Umberto Negri esce dal gruppo e viene rimpiazzato da Ignazio Orlando, fonico di studio sin dalla registrazione di Ortodossia[8]
Passano due anni quando nel 1987 esce il singolo Oh! Battagliero e il secondo disco, Socialismo e barbarie. Un album realizzato con un budget certamente più importante di quello del disco d’esordio. Il titolo dell’album ribalta la frase “Socialismo O Barbarie”, diffusa in molti autori comunisti, secondo i quali nel futuro gli unici esiti possibili saranno l’instaurazione della società socialista o la barbarie. Nell’album si possono notare le forti influenze della cultura filo-sovietica sulla band che si manifestano nelle canzoni A ja ljublju SSSR e Manifesto dove Ferretti urla la famosa frase “I Soviet più l’elettricità, non fanno il comunismo“, rovesciando il famoso slogan di Lenin. La canzone Tu menti è un attacco al punk dei Sex Pistols, nonché un tributo alla massima icona del movimento Sid Vicious. Col brano Per me lo so partecipano come ospiti alla trasmissione di Enzo Tortora e Dario Argento intitolata Giallo, esibendosi sulla Via Tiburtina di Roma in una dissacrante performance al fianco della caratterista Franca Scagnetti per poi essere intervistati proprio da Argento. Si tratta di una delle pochissime apparizioni televisive promozionali della band.
Nel 1987 i CCCP realizzano il primo, e unico, spettacolo teatrale: Allerghia. Atto unico di confusione umana, con l’esigenza di ridefinire il ruolo di Fatur e Annarella e partendo dai materiali, poesie e monologhi, scritti da Fatur. Nello spettacolo il brano Amandoti è cantata da Annarella Giudici nella sua versione originale; la canzone sarà poi cantata da Ferretti e inclusa nel disco Epica Etica Etnica Pathos del 1990 nella versione “Sedicente cover”.
Nel 1988 la Virgin ristampa l’intera discografia del gruppo, condensando nella raccolta Compagni, cittadini, fratelli, partigiani / Ortodossia II, il secondo ed il terzo EP del gruppo. Sempre nello stesso anno il gruppo pubblica lo spiazzante 45 giri Tomorrow (Voulez vous un rendez vous). La title-track è la cover di un noto brano della cantante-pittrice Amanda Lear suonato in duetto con la stessa, che presta la sua voce anche all’altra traccia del disco, Inch’Allah – Ça va, canzone completamente in lingua francese.
Il terzo album e lo scioglimento (1989-1990)
Il terzo album, Canzoni preghiere danze del II millennio – Sezione Europa, segna una virata verso sonorità più elettroniche: le tastiere infatti ora predominano sulle chitarre (comunque molto presenti, curate da Mauro Patelli) e le sonorità dei pezzi sono sempre più orientaleggianti e tranquille rispetto ai furori degli esordi. Copertina a tema religioso con una Madonna col Bambino. La presenza nell’album della canzone Madre, dedicata alla figura di Maria, fa guadagnare al gruppo anche un’insolita recensione con intervista sulle pagine del settimanale Famiglia Cristiana.
Sempre nel 1989 i CCCP insieme ai fiorentini Litfiba e ai Rats vanno in tour in Unione Sovietica (Mosca e Leningrado). Nella capitale suonano in un palazzetto colmo di militari in divisa che si alzano in piedi quando al termine del concerto i CCCP suonano A Ja Ljublju SSSR, il cui riff di chitarra riprende l’inno sovietico.
Nello stesso periodo, le divergenze artistiche nei Litfiba tra il manager Alberto Pirelli e Gianni Maroccolo inducono quest’ultimo a lasciare il gruppo. Maroccolo, Francesco Magnelli e Ringo De Palma entrano quindi nei CCCP portandosi dietro il loro tecnico del suono, Giorgio Canali.
Il gruppo, ora composto da otto elementi, registra il quarto album in studio, Epica Etica Etnica Pathos, che data la nuova formazione rappresenta una transizione verso le sonorità del nuovo gruppo che nascerà nel 1992 dalle ceneri dei CCCP, i CSI[10] (sigla di Consorzio Suonatori Indipendenti). Nell’album le canzoni più forti e che avranno più successo sono Annarella, Aghia Sophia e Maciste contro tutti, inoltre la canzone Amandoti ottenne un successo enorme grazie alla cover di Gianna Nannini nel 2004.